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Progetto Moving Dance

Da diversi anni l'associazione organizza inoltre un progetto di "danza terapia" denominato "Moving Dance ", che ha fortemente contribuito all'obiettivo principale dell'associazione: un futuro senza barriere e di pari dignità umana.

Sotto la guida di Marcella Gambino, psicomotricista e danzatrice, ideatrice del metodo e della collaboratrice Zahydeè Barreto, anch'essa psicomotricista, ogni mercoledì, dal mese di settembre al mese di giugno dell'anno successivo, confluiscono alla palestra comunale, messa a disposizione dal Comune di Bagnone, una ventina di bambini e ragazzi con disabilità ed una quindicina tra bambini e adulti “normodotati”, per partecipare ai laboratori di danza.

La Moving Dance è quindi una disciplina rivolta a persone diversamente abili e non, che sfrutta una sintesi di tecniche diverse di danza e contatto.
Lo scopo è quello di ogni corso di danza: muoversi e imparare a ballare, anche se si hanno abilità diverse, un corpo che ha difficoltà nel movimento e magari anche il peso di una sedia a rotelle da far danzare con sé.
Il cuore di questa tecnica di danza/di questa esperienza sta nell’usare il potenziale che ogni ragazzo ha e i suoi limiti, per poi farli incontrare.
Durante il percorso ognuno lavora e si “allena” portando qualcosa di se.
Si basa sulla fiducia, la fluidità e l’equilibrio reciproco, migliorando la capacità di relazione, la percezione sensoriale e la possibilità di percepirsi e vivere come una unità psicofisica, dando alle persone (disabili e non) l’opportunità di scoprire che si può andare oltre i limiti entro i quali siamo abituati a rimanere.
E' la ricerca di un modo positivo di incontrarsi, abili e disabili, in una continua e stimolante esplorazione artistica.
Ascolto, attenzione e creatività, sono messi al servizio di un’intenzione principale: stare bene con se stessi, e con gli altri.
Il metodo si propone inoltre un altro e non meno importante obiettivo: sradicare concetti erronei e pregiudizi spesso indebitamente frapposti come barriere divisorie fra abili e disabili, favorendo invece l’ascolto e la comunicazione fisica, gestuale e verbale a livello di dono reciproco.
Il luogo del lavoro, in Moving Dance, diviene così uno spazio fisico ed emotivo di ricerca personale, in una atmosfera di mutuo sostegno che lega in modo concreto tutti i partecipanti.
Ne nasce un'integrazione di qualità che porta a importanti conquiste nei diversi campi di espressione della persona in difficoltà: sul piano relazionale (sentirsi accolti, avere ruoli veri, amicizie, collaborazioni) e sul piano psicologico (crescere nell’autostima, nell’identità, nelle espressioni delle emozioni).

L'attività, infine, confluisce nella realizzazione di spettacoli, che sono la sintesi di un intenso lavoro dei ragazzi, che ne diventano ideatori ed interpreti, le musiche ballate sono infatti spesso scelte da loro stessi o sono selezionate perché “raccontano” di loro, delle loro fragilità, difficoltà, complessità, ma anche dei loro attimi di felicità e di allegria.
Nello spettacolo, la gioia, l'entusiasmo, la soddisfazione, l'intensità, l'impegno dei ragazzi e di chi balla con loro, è visibile a tutti ...agli occhi e al cuore.
Gli spettacoli vengono portati in teatro nei comuni di Bagnone e Pontremoli e nella suggestiva Piazza del Pozzo di Filetto.